ITINERARI – Pidicavallo e Montesinaro

Piedicavallo è situato alla testata della Valle del Cervo. Il suo territorio comunale comprende, oltre al tratto vallivo che scende dal Lago della Vecchia e che è percorso dal Cervo, anche i valloni dell’Irogna, della Mologna e del Chiobbia, ovvero dei primi tre affluenti di un certo rilievo del torrente principale.

L’unica frazione del comune è Montesinaro, situata a poco più di un km dal centro comunale.

Secondo una prima ipotesi il nome del paese deriverebbe dal fatto che esso fosse (e sia) l’ultimo centro abitato della valle al quale si poteva accedere a cavallo, a monte del quale diventava necessario proseguire a piedi. Una seconda ipotesi farebbe derivare Piedicavallo da “Pe’ d’cò d’val”, e si riferirebbe quindi alla posizione dell’abitato ai piedi della montagna.

Il paese, come gli altri centri abitati della zona, fu inizialmente un alpeggio e solo intorno al Quattrocento iniziò ad avere una popolazione stabilmente residente. Il suo territorio dipendeva da Andorno Micca dal quale fu separato assieme al resto dell’Alta Valle nel 1694, quando nacque il Comune di Campiglia Cervo. A seguito di una nuova separazione Piedicavallo ottenne la propria autonomia comunale il 14 marzo 1700. Il nuovo Comune comprendeva anche Montesinaro, Rosazza e Beccara. Rosazza divenne Comune a sé stante nel 1906, includendo anche la frazione Beccara.

La pratica dell’emigrazione stagionale degli uomini del paese, che si trasferivano per molti mesi all’anno in Italia o all’estero per lavorare nei cantieri edili, fu una costante dell’economia locale fino all’inizio del Novecento. Le nuove idee con le quali i valligiani venivano in contatto mise le basi per una serie di iniziative di utilità collettiva quali la creazione, oltre che dell’asilo e della scuola elementare, anche del teatro Regina Margherita (il sipario originario, dipinto attorno al 1878 dal pittore Giuseppe Maffei, è oggi conservato a Biella presso il Museo del Territorio Biellese) e di una Società Operaia di Mutuo Soccorso, fondata nel 1872. Nella seconda metà del Novecento l’economia del paese si è in prevalenza legata al turismo.

La chiesa parrocchiale è dedicata a San Michele e risale al Settecento; al suo interno sono presenti un dossale e un pulpito lignei. Esempio unico nel Biellese è il Tempio Valdese, costruito nel 1895 da un gruppo di abitanti convertitisi al protestantesimo; comprende anche alcuni locali che in origine erano destinati all’istruzione elementare.

La chiesa di Montesinaro, dedicata a San Grato, è del Settecento.

Piedicavallo è punto di partenza di diversi sentieri che collegano il Biellese con la Valsesia e la Valle d’Aosta. Con circa tre ore di cammino è possibile raggiungere il Lago della Vecchia oppure il Rifugio Alfredo Rivetti.

L’Alta Valle del Chiobbia, che culmina con il Monte Bo, ricade nel Sito di Interesse Comunitario (SIC) della rete europea Natura 2000 denominato “Val Sessera”.